lunedì 31 ottobre 2011
Crema di zucca con code di gambero ricetta della nostra cara amica Carola
Rosolare 500 gr di polpa di zucca a tocchetti e un porro tritato, con una noce di burro e un filo di olio extravergine d'oliva.Versare nella casseruola un litro di brodo vegetale e cuocere per circa 25 minuti. Regolare di sale e una macinata di pepe, aromatizzare con un zenzero grattugiato ( o già in polvere ). Dopo i primi 25 minuti, lontano dai fornelli, frullare tutto con il frullatore ad immersione, direttamente nella casseruola. Intanto sgusciare 12 code di gambero, eliminare il filetto nero nel dorso, lavarle ed asciugarle. Riportare la vellutata di zucca a bollore, immergere i gamberi per pochissimi minuti, irrorare con un filo d'olio extravergine e servire con fili di erba cipollina tagliati con le forbici..
venerdì 28 ottobre 2011
Tortino filante ai funghi
INGREDIENTI:
Distribuisci i funghi trifolati, i formaggi a dadini e spolverizza con il formaggio grattugiato. Copri con il pancarrè rimasto, imbevuto in latte e tuorlo e termina con il formaggio grattugiato e qualche fiocchetto di burro.
Inforna il gratin a 180° per circa 30 minuti!!!
- 450 g. di funghi misti
- 12 fette di pancarrè
- 5 dl di latte
- 1 tuorlo
- 200 g. di mozzarella
- 120 g. di emmental
- 1 spicchio di aglio, prezzemolo
- 80 g. di formaggio grattugiato
- olio extravergine e sale
Distribuisci i funghi trifolati, i formaggi a dadini e spolverizza con il formaggio grattugiato. Copri con il pancarrè rimasto, imbevuto in latte e tuorlo e termina con il formaggio grattugiato e qualche fiocchetto di burro.
Inforna il gratin a 180° per circa 30 minuti!!!
TORTA MARGHERITA CON MELE GRATTUGIATE
INGREDIENTI:
Lava il limone e grattugia la scorza e aggiungila al composto. Sbuccia le 2 mele elimina il torsolo e grattugiale con una grattugia a fori grossi, facendole cadere direttamente nel composto.
Fodera con carta da forno lo stampo a cerniera, versaci il composto preparato e cuocilo in forno già caldo a 180° per circa 40 minuti.
Lascia intiepidire la torta, sformala e spolverizzala con lo zucchero a velo!!!!
PUOI SERVIRE LA TORTA CON LA CREMA INGLESE BEN FREDDA!!!
La crema inglese è ottima da abbinare a torte soffici.
Fai bollite mezzo litro di latte fresco con 1 baccello di vaniglia inciso (oppure una bustina di vanillina) o con una scorza di limone non trattato. Monta 6 tuorli con 125 g. di zucchero; versaci a filo il latte e cuoci la crema a bagnomaria, mescolando per 20 minuti finché velerà il cucchiaio di legno. Per far addensare prima la crema unisci all'interno 1 cucchiaio di fecola di patate o maizena sciolto in 4-5 cucchiai di latte freddo!!!
- 140 g. di farina
- 3 uova
- 35 g. di burro
- 110 g. di zucchero, zucchero a velo
- 1 limone non trattato
- 2 mele
- un pizzico di sale
- un cucchiaino di lievito per dolci
Lava il limone e grattugia la scorza e aggiungila al composto. Sbuccia le 2 mele elimina il torsolo e grattugiale con una grattugia a fori grossi, facendole cadere direttamente nel composto.
Fodera con carta da forno lo stampo a cerniera, versaci il composto preparato e cuocilo in forno già caldo a 180° per circa 40 minuti.
Lascia intiepidire la torta, sformala e spolverizzala con lo zucchero a velo!!!!
PUOI SERVIRE LA TORTA CON LA CREMA INGLESE BEN FREDDA!!!
La crema inglese è ottima da abbinare a torte soffici.
Fai bollite mezzo litro di latte fresco con 1 baccello di vaniglia inciso (oppure una bustina di vanillina) o con una scorza di limone non trattato. Monta 6 tuorli con 125 g. di zucchero; versaci a filo il latte e cuoci la crema a bagnomaria, mescolando per 20 minuti finché velerà il cucchiaio di legno. Per far addensare prima la crema unisci all'interno 1 cucchiaio di fecola di patate o maizena sciolto in 4-5 cucchiai di latte freddo!!!
mercoledì 26 ottobre 2011
BISCOTTI CON FARINA DI AVENA E NOCI
INGREDIENTI:
Inizia a macinare nel mixer le noci, e fai ammorbidire il burro tenendolo fuori dal frigorifero.
Metti in una ciotola la farina, lo zucchero di canna, il burro fuso e le noci sbriciolate. Mescola bene e unisci le due uova continuando a mescolare per ultimo inserisci nell'impasto il lievito.
Lavora bene l'impasto fino ad ottenere un panetto omogeneo.
Forma delle piccole palline e posizionale su una placca foderata con carta da forno. Con le dita schiaccia un pò i biscotti in modo da ottenere la classica forma rotonda dei biscotti. Ricordati di lasciare uno spazio tra i biscotti perchè aumenteranno di volume in cottura.
Inforna in forno già caldo a 180° per circa 20 minuti.
- 250 g. di farina di avena
- 50 g. di noci
- 125 g. di zucchero di canna
- 125 g. di burro
- un pizzico di sale
- 2 uova
- 1 bustina di lievito per dolci
Inizia a macinare nel mixer le noci, e fai ammorbidire il burro tenendolo fuori dal frigorifero.
Metti in una ciotola la farina, lo zucchero di canna, il burro fuso e le noci sbriciolate. Mescola bene e unisci le due uova continuando a mescolare per ultimo inserisci nell'impasto il lievito.
Lavora bene l'impasto fino ad ottenere un panetto omogeneo.
Forma delle piccole palline e posizionale su una placca foderata con carta da forno. Con le dita schiaccia un pò i biscotti in modo da ottenere la classica forma rotonda dei biscotti. Ricordati di lasciare uno spazio tra i biscotti perchè aumenteranno di volume in cottura.
Inforna in forno già caldo a 180° per circa 20 minuti.
LA FARINA
La farina è un alimento ottenuto dalla macinazione e conseguente abburattamento (cioè raffinazione) dei cereali, liberati dalle sostanze estranee e dalle impurità; la più comune è la farina di grano o di mais, ma esistono anche farine di orzo, di farro, di riso, di avena, di segale. La farina è costituita fondamentalmente di amido, con parti minori di proteine, grassi e fibre.
La proprietà più importante della farina di grano, è che a contatto con l'acqua due proteine in essa contenute (la gliadina e la glutenina) reagiscono e formano il glutine, una proteina complessa (ma anche una sostanza colloidale che non viene tollerata da chi soffre di celiachia), che crea un reticolo all'interno della massa di farina e acqua, rendendola compatta, elastica e capace di trattenere i gas che si sviluppano al suo interno, e che formano delle bolle nell’impasto: questo dà al pane e agli altri prodotti lievitati la caratteristica struttura spugnosa.
Nella produzione della farina vengono utilizzati frumento duro (Triticum durum, contiene più proteine vegetali, il 13%), destinato alla produzione della pasta, o frumento tenero (Triticum aestiveum, contiene meno proteine vegetali, il 12,3%), destinato alla produzione del pane e dei dolci.
Dalla macinazione del grano tenero si ottiene una resa in farina che oscilla tra il 70 e l'82%; il rimanente 18-30% è costituito da crusca; la minore quantità di proteine presente in essa riduce la "tenuta alla cottura" e nell'impasto di solito si, aggiungono le uova.
Dalla macinazione del grano duro si ottiene uno sfarinato più grossolano, a spigoli vivi, la semola, che si distingue da quella di grano tenero sia per la granulometria più accentuata che per il suo caratteristico colore giallo ambrato, colore che si ripercuote anche sui prodotti con essa ottenuti. Questa farina si utilizza prevalentemente per la produzione di pane e pasta (sia casereccio che industriale) ma anche per dolci tipici.
Dalla rimacinazione della semola si ottiene la semola rimacinata, detta semolato o farina di grano duro, che viene utilizzata per produrre il pane di grano duro, tipico del Sud Italia: Puglia, Molise, Calabria, Basilicata, Sicilia.
Si indica con tasso di abburattamento della farina la quantità di prodotto (in kg) ottenuto macinando 100 kg di grano. Tanto più alto è questo indice, tanto più grezza è la farina: si va dalla farina integrale (più scura, con più crusca), alla farina tipo 00 (più bianca, pressoché priva di crusca).
La proprietà più importante della farina di grano, è che a contatto con l'acqua due proteine in essa contenute (la gliadina e la glutenina) reagiscono e formano il glutine, una proteina complessa (ma anche una sostanza colloidale che non viene tollerata da chi soffre di celiachia), che crea un reticolo all'interno della massa di farina e acqua, rendendola compatta, elastica e capace di trattenere i gas che si sviluppano al suo interno, e che formano delle bolle nell’impasto: questo dà al pane e agli altri prodotti lievitati la caratteristica struttura spugnosa.
Nella produzione della farina vengono utilizzati frumento duro (Triticum durum, contiene più proteine vegetali, il 13%), destinato alla produzione della pasta, o frumento tenero (Triticum aestiveum, contiene meno proteine vegetali, il 12,3%), destinato alla produzione del pane e dei dolci.
Dalla macinazione del grano tenero si ottiene una resa in farina che oscilla tra il 70 e l'82%; il rimanente 18-30% è costituito da crusca; la minore quantità di proteine presente in essa riduce la "tenuta alla cottura" e nell'impasto di solito si, aggiungono le uova.
Dalla macinazione del grano duro si ottiene uno sfarinato più grossolano, a spigoli vivi, la semola, che si distingue da quella di grano tenero sia per la granulometria più accentuata che per il suo caratteristico colore giallo ambrato, colore che si ripercuote anche sui prodotti con essa ottenuti. Questa farina si utilizza prevalentemente per la produzione di pane e pasta (sia casereccio che industriale) ma anche per dolci tipici.
Dalla rimacinazione della semola si ottiene la semola rimacinata, detta semolato o farina di grano duro, che viene utilizzata per produrre il pane di grano duro, tipico del Sud Italia: Puglia, Molise, Calabria, Basilicata, Sicilia.
Si indica con tasso di abburattamento della farina la quantità di prodotto (in kg) ottenuto macinando 100 kg di grano. Tanto più alto è questo indice, tanto più grezza è la farina: si va dalla farina integrale (più scura, con più crusca), alla farina tipo 00 (più bianca, pressoché priva di crusca).
- La farina 00, bianchissima, è chiamata "fior di farina" perché proviene dalla prima macinazione e dal solo endocarpo (la parte più interna del seme) e non contiene semole nè crusca; composta quasi esclusivamente da amido e proteine, risulta però la più povera di proteine, sali minerali, vitamine e fibra. E’ indicata per preparare pasta fresca, pasta all'uovo, dolci e besciamella;
- La farina 0, ancora bianca, ricavata dalle semole, è la farina di prima scelta, con molti amidi e poche proteine; è la migliore per pane e paste fresche;
- Le farine dei tipi 1 e 2 sono progressivamente meno bianche e più ricche di crusca, amidi e proteine, si usano per fare il pane e la pizza;
- La farina integrale, fatta con tutto il germe, è la più completa dal punto di vista nutrizionale, ideale per fare il pane integrale mentre miscelata a metà con la farina bianca dà la pizza rustica.
In cucina, la farina viene utilizzata per innumerevoli preparazioni:
- produrre pane e pasta fresca;
- produrre torte e prodotti di pasticceria;
- addensare salse.
Per produrre torte lievitate con lievito chimico e per addensare salse serve una farina ricca di amido e povera di proteine. Infatti il lievito chimico agisce con il calore del forno durante la cottura e la presenza del reticolo di glutine si oppone al rigonfiamento della pasta, determinando distorsioni nella forma delle torte. Non a caso spesso si usa l'amido in aggiunta alla farina.
L'addensamento delle salse è causato dall'assorbimento dell'acqua da parte dei globuli di amido, che si gonfiano e rendono denso il liquido nel quale sono immersi. Infatti, a tal scopo si usa spesso amido di mais (maizena) o di patate (fecola), che hanno il pregio di formare salse più chiare e insapore.
- produrre pane e pasta fresca;
- produrre torte e prodotti di pasticceria;
- addensare salse.
Per produrre torte lievitate con lievito chimico e per addensare salse serve una farina ricca di amido e povera di proteine. Infatti il lievito chimico agisce con il calore del forno durante la cottura e la presenza del reticolo di glutine si oppone al rigonfiamento della pasta, determinando distorsioni nella forma delle torte. Non a caso spesso si usa l'amido in aggiunta alla farina.
L'addensamento delle salse è causato dall'assorbimento dell'acqua da parte dei globuli di amido, che si gonfiano e rendono denso il liquido nel quale sono immersi. Infatti, a tal scopo si usa spesso amido di mais (maizena) o di patate (fecola), che hanno il pregio di formare salse più chiare e insapore.
Da cereali
- Farina di mais: ottenuta dal mais, è popolare negli U.S.A. e in Messico. La farina di mais sbiancata con la soda caustica (idrossido di sodio) è chiamata masa harina ed è usata per la preparazione di tortillas e tamales nella cucina messicana.
- Farina di segale: ottenuta dalla segale, è utilizzata per cucinare il tradizionale pane a lievitazione naturale di segale in Germania e in Scandinavia. In genere il pane di segale è preparato mescolando farina di segale e di frumento perché la segale ha un basso contenuto di glutine. Il pane di segale (Pumpernickel) è solitamente preparato solo con segale e contiene un misto di farina di segale e grano di segale.
- Farina di riso: ottenuta dal riso, è di grande importanza nella cucina orientale. Da essa è possibile ottenere anche carta di riso commestibile. Principalmente la farina di riso è estratta dal riso bianco ed è essenzialmente amido puro, mentre è disponibile in commercio anche la farina ottenuta dal chicco intero.
- Farina di riso glutinoso: ottenuta dal riso glutinoso, è utilizzata nelle cucine asiatiche orientali e sudorientali per preparare il tangyuan, etc.
- Farina di miglio: ottenuta dal miglio.
- Farina di teff: è ricavata dal cereale teff, ed è di considerabile importanza nell'Africa orientale (particolarmente attorno al Corno d'Africa). Da notare che è l'ingrediente principale nell'ingerà, un importante componente della cucina etiope.
- Farina Atta: è un tipo di farina integrale di grano, importante nella cucina indiana, essendo utilizzata per parecchi tipi di pane come il roti e il chapati.
- Farina Tang: è un tipo di farina di grano utilizzata principalmente nella cucina cinese per preparare lo strato esterno degli gnocchi e del pane dolce.
Da non cereali
- Farina di grano saraceno: dai semi del grano saraceno, che fa parte della famiglia delle Poligonacee, si ricava una farina utilizzata per la preparazione dei pizzoccheri, prodotto tipico della Valtellina, e della polenta taragna.
- Farina amaranto: è una farina ottenuta dal grano amaranto, della famiglia delle Amarantacee. Era usata nella cucina pre-colombiana e meso-americana e oggi sempre più diffusa in negozi specializzati.
- Farina di ceci (chiamata anche gram flour o besan): ottenuta dal cece, è di grande importanza nella cucina indiana, in quella israeliana e in quella araba per il hummus e il felafel, e in Italia, dove è utilizzata in Liguria per preparare la farinata, a Palermo per preparare le panelle, a Livorno per preparare la "Torta di ceci" e a Pisa per preparare la "cecina".
- Farina di piselli: è una farina prodotta da piselli gialli arrostiti e polverizzati.
- Farina di fagioli: è una farina ottenuta da fagioli essiccati e polverizzati.
- Farina di soia: è una farina ottenuta dalla soia.
- Farina di fave: è una farina ottenuta dalla fava.
Fecole
- Farina di patate o fecola di patate: è ottenuta riducendo le patate ad una poltiglia ed eliminando le fibre con lavaggio in acqua. Il prodotto essiccato è essenzialmente amido ma contiene anche qualche proteina.
- Farina di castagne: è ottenuta da castagne, popolare in Corsica, nelle regioni francesi della zona del Massiccio Centrale e in alcune aree appenniniche d'Italia. In Italia è principalmente usata per la preparazione di dolci tra cui il celebre castagnaccio, le frittelle, i necci in Toscana, eccetera. Sia Corsica che in Italia la farina di castagne è usata anche per preparare la tradizionale varietà di polenta dolce, che ha a lungo costituito l'alimento-base delle popolazioni di montagna in numerose zone dell'Appennino.
- Farina di manioca, (o farina di tapioca) ottenuta dalla manioca (o tapioca).
martedì 25 ottobre 2011
TORTA DI RISO E ZUCCHINE
INGREDIENTI:
Lessa in acqua bollente e salata i 120g. di riso ai 3 cereali, scola al dente. In una ciotola metti le zucchine con il loro sughetto, il riso 1 uovo del prezzemolo tritato, un pizzico di noce moscata e i 100g. di galbanino precedentemente grattugiato. Mescola bene. In una teglia stendi con la carta forno la pasta brisè, e versa il composto di riso e zucchine all'interno, livellalo e ripiega i bordi della pasta verso l'interno. Spennella la torta con un filo di olio e inforna a 180° in forno già caldo per circa 30 minuti...
- 5-6 zucchine
- 1 cipolla
- 4 cucchiai di olio extravergine
- un rotolo di pasta brisè
- 120g. di riso Gallo 3 cereali (riso,farro e orzo)
- 1 uovo
- 100g. di formaggio tipo "galbanino"
- sale, noce moscata e prezzemolo

Lessa in acqua bollente e salata i 120g. di riso ai 3 cereali, scola al dente. In una ciotola metti le zucchine con il loro sughetto, il riso 1 uovo del prezzemolo tritato, un pizzico di noce moscata e i 100g. di galbanino precedentemente grattugiato. Mescola bene. In una teglia stendi con la carta forno la pasta brisè, e versa il composto di riso e zucchine all'interno, livellalo e ripiega i bordi della pasta verso l'interno. Spennella la torta con un filo di olio e inforna a 180° in forno già caldo per circa 30 minuti...
lunedì 24 ottobre 2011
PERE IN GABBIA
INGREDIENTI PER 4 PERSONE:
Srotola la pasta sfoglia su un piano da lavoro e tagliala a lunghe strisce di circa 2-3 cm di larghezza. Avvolgi ciascuna striscia di pasta intorno alla pera, partendo dall'alto e lasciando fuori il picciolo. Prosegui man mano verso il basso formando una sorta di spirale intorno alla pera e sovrapponendo leggermente i bordi, finché le pere saranno ricoperte uniformemente. Premi leggermente la sfoglia in modo che in cottura non si gonfi troppo.
Spennella le pere con l'uovo sbattuto e sistemale in una placca foderata con carta da forno,ben distanziate l'una dall'altra. Cuoci in forno già caldo 200° per circa 10 minuti, trascorsi i dieci minuti alza la temperatura a 220° e cuoci per altri 5 minuti...Puoi servire le pere in gabbia con la panna montata!!!
Quando acquisti le pere, fai attenzione che siano mature, ma non troppo morbide e che non ci siano parti ammaccate. Per ottenere un risultato perfetto, è fondamentale saper scegliere la giusta varietà. Al momento dell'acquisto preferisci pere KAISER O ABATE.
Se vuoi puoi preparare questa ricetta anche con le mele, puoi scegliere la varietà RENETTA...ideale da consumare cotta o per i dolci
PER I PIU' GOLOSI....
Elimina il torsolo delle pere facendo attenzione a non romperle e farciscile con un composto preparato mescolando 50 G. DI AMARETTI, 50 G. DI CIOCCOLATO FONDENTE GRATTUGIATO E UN CUCCHIAINO DI RUM... le mele invece puoi farcirle con della con della confettura o della crema pasticcera!!!
- 4 pere
- un rotolo di pasta sfoglia già pronta
- mezzo bicchiere di vino bianco
- 1 bastoncino di cannella, 4 chiodi di garofano
- la scorza di un limone
- 1 uovo
- panna montata
Srotola la pasta sfoglia su un piano da lavoro e tagliala a lunghe strisce di circa 2-3 cm di larghezza. Avvolgi ciascuna striscia di pasta intorno alla pera, partendo dall'alto e lasciando fuori il picciolo. Prosegui man mano verso il basso formando una sorta di spirale intorno alla pera e sovrapponendo leggermente i bordi, finché le pere saranno ricoperte uniformemente. Premi leggermente la sfoglia in modo che in cottura non si gonfi troppo.
Spennella le pere con l'uovo sbattuto e sistemale in una placca foderata con carta da forno,ben distanziate l'una dall'altra. Cuoci in forno già caldo 200° per circa 10 minuti, trascorsi i dieci minuti alza la temperatura a 220° e cuoci per altri 5 minuti...Puoi servire le pere in gabbia con la panna montata!!!
Quando acquisti le pere, fai attenzione che siano mature, ma non troppo morbide e che non ci siano parti ammaccate. Per ottenere un risultato perfetto, è fondamentale saper scegliere la giusta varietà. Al momento dell'acquisto preferisci pere KAISER O ABATE.
Se vuoi puoi preparare questa ricetta anche con le mele, puoi scegliere la varietà RENETTA...ideale da consumare cotta o per i dolci
PER I PIU' GOLOSI....
Elimina il torsolo delle pere facendo attenzione a non romperle e farciscile con un composto preparato mescolando 50 G. DI AMARETTI, 50 G. DI CIOCCOLATO FONDENTE GRATTUGIATO E UN CUCCHIAINO DI RUM... le mele invece puoi farcirle con della con della confettura o della crema pasticcera!!!
INVOLTINI DI MANZO ALLA MORTADELLA
Ingredienti:
Stendi le fettine di carpaccio su un tagliere e spalmale con un velo di senape. Farcisci ciascuna fette con mezza fetta di mortadella,1 cubetto di stracchino, 1 foglia di salvia e un pizzico di sale e pepe. Arrotola delicatamente ciascuna fetta su se stessa e forma degli involtini
Spella la cipolla e tritala finemente.Trita grossolanamente la mortadella rimasta. Scalda l'olio extravergine di oliva nella padella e fai rosolare dolcemente la cipolla per qualche secondo con la salvia rimasta. Unisci gli involtini,alza la fiamma e fai rosolare su tutti i lati. Aggiungi la mortadella tritata e mescola. Fai insaporire per qualche minuto, quindi aggiungi il vino e lascia evaporare.
Regola di sale e pepe e dopo qualche minuto, non appena il sughetto si sarà ristretto togli la padella dal fuoco. Trasferisci gli involtini su un piatto da portata e servi con piselli o fagioli stufati.
UN CONSIGLIO....
Se usi carne di spessore maggiore al carpaccio è necessario fissare gli involtini con stecchini di legno.
Posiziona il cubetto di stracchino al centro della fettina, quando arrotoli premi leggermente. Arrotola la fettina di carpaccio e ripiega i bordi, così il formaggio non fuoriuscirà in cottura...
- 400 g. di carpaccio di manzo
- 180 g. di mortadella a fette
- 100 g. di stracchino
- 2 cucchiai di senape
- 1 cipolla piccola
- 1 bicchiere di vino bianco
- olio,sale e pepe
- 2 rametti di salvia
Stendi le fettine di carpaccio su un tagliere e spalmale con un velo di senape. Farcisci ciascuna fette con mezza fetta di mortadella,1 cubetto di stracchino, 1 foglia di salvia e un pizzico di sale e pepe. Arrotola delicatamente ciascuna fetta su se stessa e forma degli involtini
Spella la cipolla e tritala finemente.Trita grossolanamente la mortadella rimasta. Scalda l'olio extravergine di oliva nella padella e fai rosolare dolcemente la cipolla per qualche secondo con la salvia rimasta. Unisci gli involtini,alza la fiamma e fai rosolare su tutti i lati. Aggiungi la mortadella tritata e mescola. Fai insaporire per qualche minuto, quindi aggiungi il vino e lascia evaporare.
Regola di sale e pepe e dopo qualche minuto, non appena il sughetto si sarà ristretto togli la padella dal fuoco. Trasferisci gli involtini su un piatto da portata e servi con piselli o fagioli stufati.
UN CONSIGLIO....
Se usi carne di spessore maggiore al carpaccio è necessario fissare gli involtini con stecchini di legno.
Posiziona il cubetto di stracchino al centro della fettina, quando arrotoli premi leggermente. Arrotola la fettina di carpaccio e ripiega i bordi, così il formaggio non fuoriuscirà in cottura...
Riso basmati con la zucca e i funghi porcini
INGREDIENTI:
Inizia a preparare circa 8 dl di brodo vegetale, metti a bagno in acqua tiepida i funghi secchi ...taglia la mezza cipolla molto finemente e mettila in una padella antiaderente con una noce di burro...fai imbiondire la cipolla e se noti che si stà bruciando bagnala con una tazzina di acqua calda!!Pulisci e taglia a cubetti piccoli la zucca...mettila in padella con la cipolla e unisci i funghi secchi rinventi i ben strizzati...(se i funghi sono interi tagliali a pezzetti piccoli)...Lava il rametto di timo limoncino e uniscilo alla zucca e ai funghi. Fai cuocere per circa 10 minuti. Prima di unire al "sugo" il riso basmati ricordati di sciacquarlo prima sotto un getto di acqua fredda....Fai saltare a fuoco vivo il riso bagnalo con mezzo bicchiere di vino bianco e lascia evaporare.... Inizia a bagnare il riso con il brodo poco alla volta fino a terminare la cottura (il riso basmati cuoce in circa 12-15 minuti...guarda comunque il tempo di cottura sulla confezione)...spegni il fuoco e fai mantecare il riso con 50 g. di gorgonzola e del formaggio grattugiato!!!!!!
- 180 g. di riso basmati
- una noce di burro
- mezza cipolla
- 2 rametti di timo limoncino
- 100 g. di zucca
- una bustina di 20 g. di funghi porcini secchi
- 50 g. di gorgonzola
- 8 dl di brodo vegetale
- mezzo bicchiere di vino bianco
- formaggio grattugiato
Inizia a preparare circa 8 dl di brodo vegetale, metti a bagno in acqua tiepida i funghi secchi ...taglia la mezza cipolla molto finemente e mettila in una padella antiaderente con una noce di burro...fai imbiondire la cipolla e se noti che si stà bruciando bagnala con una tazzina di acqua calda!!Pulisci e taglia a cubetti piccoli la zucca...mettila in padella con la cipolla e unisci i funghi secchi rinventi i ben strizzati...(se i funghi sono interi tagliali a pezzetti piccoli)...Lava il rametto di timo limoncino e uniscilo alla zucca e ai funghi. Fai cuocere per circa 10 minuti. Prima di unire al "sugo" il riso basmati ricordati di sciacquarlo prima sotto un getto di acqua fredda....Fai saltare a fuoco vivo il riso bagnalo con mezzo bicchiere di vino bianco e lascia evaporare.... Inizia a bagnare il riso con il brodo poco alla volta fino a terminare la cottura (il riso basmati cuoce in circa 12-15 minuti...guarda comunque il tempo di cottura sulla confezione)...spegni il fuoco e fai mantecare il riso con 50 g. di gorgonzola e del formaggio grattugiato!!!!!!
sabato 22 ottobre 2011
SEMIFREDDO AL CIOCCOLATO E MARRONI
INGREDIENTI:
Sbriciola gli amaretti, tenendone da parte 4 per la decorazione. Versa 2,5 dl di panna ben fredda in una ciotola messa a raffreddare in frigorifero per una notte. Monta la panna con una frusta elettrica e amalgama 1 cucchiaino di zucchero. Disponi la ciotola in frigorifero. Grattugia con una grattugia a fori larghi 100 g. di cioccolato fondente.
Trasferisci gli amaretti in una ciotola e bagnali con un bicchiere di liquore all'amaretto o di rum. Unisci la crema di marroni e il cioccolato grattugiato e mescola bene. Aggiungi la panna montata, poco alla volta, e incorporala, mescolando con un cucchiaio di legno dal basso verso l'alto.
Fodera uno stampo da plum cake con pellicola trasparente, facendola fuoriuscire dai bordi. Trasferisci il composto nello stampo e batti lo stampo per livellarlo. Metti il semifreddo in freezer per almeno 2 ore. Pochi minuti prima di servirlo, fai sciogliere il cioccolato rimasto a bagnomaria con la panna rimasta. Sforma il semifreddo su un piatto da portata, versa il cioccolato fuso sulla sommità del dolce, guarniscilo con i 4 amaretti tenuti da parte e servi....
- 300 g. di crema di marroni pronta
- 150 g. di amaretti secchi
- 3 dl di panna fresca
- 200 g. cioccolato fondente
- liquore all'amarena o rum
- zucchero
Sbriciola gli amaretti, tenendone da parte 4 per la decorazione. Versa 2,5 dl di panna ben fredda in una ciotola messa a raffreddare in frigorifero per una notte. Monta la panna con una frusta elettrica e amalgama 1 cucchiaino di zucchero. Disponi la ciotola in frigorifero. Grattugia con una grattugia a fori larghi 100 g. di cioccolato fondente.
Trasferisci gli amaretti in una ciotola e bagnali con un bicchiere di liquore all'amaretto o di rum. Unisci la crema di marroni e il cioccolato grattugiato e mescola bene. Aggiungi la panna montata, poco alla volta, e incorporala, mescolando con un cucchiaio di legno dal basso verso l'alto.
Fodera uno stampo da plum cake con pellicola trasparente, facendola fuoriuscire dai bordi. Trasferisci il composto nello stampo e batti lo stampo per livellarlo. Metti il semifreddo in freezer per almeno 2 ore. Pochi minuti prima di servirlo, fai sciogliere il cioccolato rimasto a bagnomaria con la panna rimasta. Sforma il semifreddo su un piatto da portata, versa il cioccolato fuso sulla sommità del dolce, guarniscilo con i 4 amaretti tenuti da parte e servi....
FUNGHI ORECCHIETTE "ARRAGANATI"...ricetta di mia nonna
Orecchiette: in natura cresce sui tronchi e viene oramai comunemente coltivato, introducendo frammenti di cappelle in tagli praticati nel legno idoneo. Si presta soprattutto a essere trifolato come contorno.
INGREDIENTI:
Pulisci accuratamente i funghi ed elimina la parte esterna del gambo. Sistema i funghi in una pirofila unta con un filo di olio. In una ciotola metti la mollica sbriciolata, il pecorino grattugiato, l'aglio e il prezzemolo tritati insieme, il sale, una macinata di pepe e 2-3 cucchiai di olio. Mescola bene tutti gli ingredienti.
Distribuisci il preparato aromatico sopra i funghi, unisci i pomodorini lavati e tagliati a pezzetti, condisci con un'altro filo di olio e cuoci in forno già caldo a 180° per circa 30 minuti.
INGREDIENTI:
- 700 g. di funghi orecchiette oppure si possono usare anche i cardoncelli
- 2 fette di pane con tanta mollica
- 50 g. di pecorino grattugiato
- 1 spicchio di aglio
- prezzemolo
- 5-6 pomodorini
- sale, pepe e olio extravergine
Pulisci accuratamente i funghi ed elimina la parte esterna del gambo. Sistema i funghi in una pirofila unta con un filo di olio. In una ciotola metti la mollica sbriciolata, il pecorino grattugiato, l'aglio e il prezzemolo tritati insieme, il sale, una macinata di pepe e 2-3 cucchiai di olio. Mescola bene tutti gli ingredienti.
Distribuisci il preparato aromatico sopra i funghi, unisci i pomodorini lavati e tagliati a pezzetti, condisci con un'altro filo di olio e cuoci in forno già caldo a 180° per circa 30 minuti.
venerdì 21 ottobre 2011
PLUM CAKE ALLO YOGURT
INGREDIENTI:
Monta gli albumi con il mezzo vasetto di fruttosio fino ad ottenere un composto spumoso. Unisci il vasetto di olio di oliva extravergine, il vasetto di yogurt al naturale, un pizzico di sale i tre vasetti di farina di riso e la bustina di lievito per dolci.
Amalgama bene gli ingredienti, cuoci il plum cake nel forno già caldo a 180°C per circa 40 minuti (dipende sempre dal tuo forno)
- 2 uova
- 1/2 vasetto di fruttosio
- 1 vasetto di olio
- 1 vasetto di yogurt al naturale
- un pizzico di sale
- 3 vasetti di farina di riso
- 1 bustina di lievito per dolci
Monta gli albumi con il mezzo vasetto di fruttosio fino ad ottenere un composto spumoso. Unisci il vasetto di olio di oliva extravergine, il vasetto di yogurt al naturale, un pizzico di sale i tre vasetti di farina di riso e la bustina di lievito per dolci.
Amalgama bene gli ingredienti, cuoci il plum cake nel forno già caldo a 180°C per circa 40 minuti (dipende sempre dal tuo forno)
TORTA DI CASTAGNE E AMARETTI
INGREDIENTI:
Sciogli in un pentolino i 50 g. di burro. In una ciotola metti le castagne con gli amaretti, i tuorli e il burro fuso, mescola bene con un cucchiaio di legno, unisci gli albumi montato a neve e mescola ancora...
Cuoci in forno già caldo a 180°C per circa 30 minuti....(dipende sempre dal tuo forno)
- 500 g. di castagne pulite e lessate
- 200 g. di amaretti sbriciolati
- 4 albumi, 4 tuorli
- 120 g. di zucchero
- 50 g. di burro
Sciogli in un pentolino i 50 g. di burro. In una ciotola metti le castagne con gli amaretti, i tuorli e il burro fuso, mescola bene con un cucchiaio di legno, unisci gli albumi montato a neve e mescola ancora...
Cuoci in forno già caldo a 180°C per circa 30 minuti....(dipende sempre dal tuo forno)
COME SCEGLIERE, LAVARE E PREPARARE I FUNGHI FRESCHI CHE TROVIAMO IN COMMERCIO
COME SCEGLIERE, LAVARE E PREPARARE I FUNGHI FRESCHI
CHE TROVIAMO IN COMMERCIO
Funghi coltivati
nome scientifico: Pleurotus ostreatus
note per l'acquisto: preferibili gli esemplari piccoli.
note per l'uso: buono, da lavare bene. Si presta a molte preparazioni,
sempre ben cotto.
nome volgare: Prataiolo
nome scientifico: Agaricus bisporus
note per l'acquisto: ottimo se piccolo e con il cappello ancora chiuso.
Con cappello aperto (appianato) controllare il colore delle lamelle che
non devono essere nere (nel caso eliminarle perchè tingerebbero tutto
di nero).
note per l'uso: buono, eliminare la cuticola del cappello, raschiare il
gambo e lavarlo poco con uno straccio umido. Si può usare anche
crudo, in insalata, ma con moderazione.
nome volgare: Piopparello
nome scientifico: Agrocybe aegerita
note per l'uso: ottimo (il migliore dei funghi coltivati). Si presta a tutte
le preparazioni, sempre ben cotto.
Funghi non coltivati
nome volgare: Chiodino
nome scientifico: Armillaria mellea
note per l'acquisto: buono e con poco scarto se piccolo e con il
cappello ancora chiuso. Se con cappello aperto (appianato) e con
lamelle bianche, buono ma con più scarto. Se le lamelle non sono più
bianche o il gambo comincia a tingersi alla base di nero, non è molto
fresco.
note per l'uso: eliminare la parte del gambo che risultasse legnosa,
lavarlo molto bene. Eseguire una prebollitura di pochi minuti fino a
produrre una gran schiuma, scolarlo e trifolarlo. Necessita di
prolungata cottura (40-45 min.) a pentola scoperta. Tossico da crudo:
contiene sia tossine idrosolubili che tossine termolabili.
nome volgare: Finferla
nome scientifico: Cantharellus lutescens
note per l'uso: ottimo, molto profumato da usarsi come condimento.
Ideale per risotti, tagliatelle e per insaporire le carni. Lavarlo bene in
acqua corrente. Nel caso delle tagliatelle, si consiglia di cucinarlo a
parte e di passarne metà al mixer fino ad ottenere una crema da
allungare con un po' d'acqua di cottura della pasta. Unire ai funghi
lasciati interi e condirvi le tagliatelle, mantecando con un po' di
formaggio.
nome volgare: Fungo di San Giorgio
nome scientifico: Clitocybe geotropa
note per l'acquisto: é uno degli ultimi funghi spontanei della stagione.
note per l'uso: ottimo, molto profumato, si presta a tutte le
preparazioni. Non è facilmente digeribile.
nome volgare: Galletto
nome scientifico: Cantharellus cibarius
note per l'acquisto: é sicuramente tra i funghi spontanei il più
difficilmete invaso da larve, quando comincia a raggrinzire e si tinge di
ocra non è più tanto fresco.
note per l'uso: ottimo, molto profumato, stesso uso della finferla.
nome volgare: Mazza da tamburo
nome scientifico: Macrolepiota procera
note per l'acquisto: controllare le lamelle che devono essere bianche.
note per l'uso: eliminare il gambo, pulire con un panno umido il
cappello, rimuovendo le scaglie presenti. Necessita di prolungata
cottura. Tossico da crudo: contiene tossine termolabili. Il miglior
modo per apprezzarlo è impanato. NON farlo alla piastra o ai ferri in
quanto la cottura potrebbe risultare incompleta e causare
intossicazione.
nome volgare: Ovulo
nome scientifico: Amanita caesarea
note per l'uso: ottimo, molto delicato, si presta a tutte le preparazioni.
Si consiglia crudo in insalata se appena raccolto.
nome volgare: Porcino
nome scientifico: Boletus edulis, B. aestivalis, B. aereus, B.
pinophilus
note per l'acquisto: prediligere i funghi che hanno ancora la parte
imeniale (sotto il cappello) di colore bianco o al massino giallo-verde.
note per l'uso: raschiare il gambo con il coltello e pulire il fungo con
un panno umido. Ottimo, si presta a tutte le preparazioni. Si può
consumare anche crudo, ma con moderazione e solo quando è molto
giovane e fresco (attenzione!!! alcune persone da crudo non lo
tollerano).
nome volgare: Trombetta da morto
nome scientifico: Craterellus cornucopioides
note per l'acquisto: il fungo è completamente nero, NON farsi
influenzare dal colore!
note per l'uso: ottimo, molto profumato, stesso uso della finferla.
REGOLE GENERALI
L’errore che viene commesso più di frequente è di considerare i funghi come fossero una verdura,
NON LO SONO! Se vogliamo trovare delle similitudini, trattiamoli piuttosto come fossero del pesce.
Acquistiamoli perciò solo quando sono freschi. Acquistiamo preferibilmente funghi giovani e ben curati,
poco sporchi, non intrisi d’acqua e che non abbiano muffe o segni di deterioramento. L’odore deve
essere gradevole o al massimo nullo. Non si deve sentire odore di fermentazione.
Non trasportiamoli in sacchetti di plastica, ma chiediamo che ci vengano consegnati in un sacchetto
di carta. Appena arrivati a casa, mettiamoli in frigorifero, possibilmente in un contenitore di plastica chiuso,
in modo che non si disidratino. Non conserviamoli a lungo e mangiamoli nel più breve tempo possibile.
Dobbiamo sicuramente preferire la qualità alla quantità.
Non esiste un’unica regola per la pulitura dei funghi. E’ vero che per pulirli non vanno inzuppati
d’acqua, ma è altrettanto vero che devono essere puliti, per cui bisogna usare il buon senso. Pretendiamo
all’acquisto che non siano carichi di terra, perchè più sono sporchi e più saremo costretti a lavarli. Nel caso
di funghi grandi, per esempio i Porcini, potremmo usare un pennellino con cui togliere il grosso dello sporco
e poi uno straccio umido o un pezzo di carta da cucina inumidita per completare la pulitura. Nel caso dei
Chiodini o ancor più delle Trombette da morto dobbiamo invece lavarli in acqua corrente ed abbondante.
Teniamo presente che i funghi freschi spontanei non possono arrivare sul banco di vendita prima di 45
giorni dalla raccolta (raccolta, ammasso, trasporto, controllo micologico, banco di vendita) e ancorchè
conservati in frigorifero, non possono essere considerati appena raccolti. Alla luce di queste considerazioni,
anche se alcune specie di funghi potrebbero essere consumate crude se molto fresche, si consiglia di
preferire sempre la cottura.
Comunque non sono molti i funghi commestibili che è possibile consumare da crudi. Mangiamo
funghi crudi solamente in casi eccezzionali, ove permesso, e sempre in piccole quantità.
Tutti i funghi cotti o crudi che siano vanno mangiati in modiche quantità e mai in pasti ravvicinati.
Ricordiamo che se non adeguatamente trattati anche con i funghi commestibili ci si può
intossicare.
Ci sono infatti funghi commestibili che contengono tossine idrosolubili (per le quali bisogna quindi
fare una prebollitura e bisogna gettare l’acqua) e/o che possono contenere tossine termolabili che
evaporano a 60-70 gradi (per le quali è necessaria una cottura a pentola scoperta, perchè con il coperchio
queste sostanze ricondensano e ce le ritroviamo nel piatto rischiando l'intossicazione).
Buona regola è quindi guardare il tagliando dell’avvenuto controllo micologico che riporta anche
eventuali indicazioni per il consumo.
In linea di massima un buon sistema potrebbe essere quello di cucinare i funghi che non hanno
indicazioni particolari per la cottura fino alla completa evaporazione dell’acqua di vegetazione. Per quelli
che contengono tossine idrosolubili bisogna fare una prebollitura. Per quelli che contengono tossine
termolabili bisogna allungare il tempo di cottura a pentola scoperta fino a 40-45 minuti, aggiungendo
all’occorrenza un pò d’acqua per non farli bruciare.
Ricordiamo che nella Regione Friuli Venezia Giulia si possono raccogliere funghi se in possesso di un
permesso di raccolta turistico o in possesso di un permesso di raccolta valido.
Gli Ispettorati micologici delle ASL provvedono GRATUITAMENTE al controllo dei funghi che i
raccoglitori portano all’esame. Non fidiamoci degli “esperti di turno” e portiamo l’intera raccolta al
controllo degli Ispettorati.
A cura di Paolo Bonnes del Gruppo Micologico Goriziano
CHE TROVIAMO IN COMMERCIO
Funghi coltivati
note per l'acquisto: preferibili gli esemplari piccoli.
note per l'uso: buono, da lavare bene. Si presta a molte preparazioni,
sempre ben cotto.

nome scientifico: Agaricus bisporus
note per l'acquisto: ottimo se piccolo e con il cappello ancora chiuso.
Con cappello aperto (appianato) controllare il colore delle lamelle che
non devono essere nere (nel caso eliminarle perchè tingerebbero tutto
di nero).
note per l'uso: buono, eliminare la cuticola del cappello, raschiare il
gambo e lavarlo poco con uno straccio umido. Si può usare anche
crudo, in insalata, ma con moderazione.

nome scientifico: Agrocybe aegerita
note per l'uso: ottimo (il migliore dei funghi coltivati). Si presta a tutte
le preparazioni, sempre ben cotto.
Funghi non coltivati

nome scientifico: Armillaria mellea
note per l'acquisto: buono e con poco scarto se piccolo e con il
cappello ancora chiuso. Se con cappello aperto (appianato) e con
lamelle bianche, buono ma con più scarto. Se le lamelle non sono più
bianche o il gambo comincia a tingersi alla base di nero, non è molto
fresco.
note per l'uso: eliminare la parte del gambo che risultasse legnosa,
lavarlo molto bene. Eseguire una prebollitura di pochi minuti fino a
produrre una gran schiuma, scolarlo e trifolarlo. Necessita di
prolungata cottura (40-45 min.) a pentola scoperta. Tossico da crudo:
contiene sia tossine idrosolubili che tossine termolabili.

nome scientifico: Cantharellus lutescens
note per l'uso: ottimo, molto profumato da usarsi come condimento.
Ideale per risotti, tagliatelle e per insaporire le carni. Lavarlo bene in
acqua corrente. Nel caso delle tagliatelle, si consiglia di cucinarlo a
parte e di passarne metà al mixer fino ad ottenere una crema da
allungare con un po' d'acqua di cottura della pasta. Unire ai funghi
lasciati interi e condirvi le tagliatelle, mantecando con un po' di
formaggio.

nome scientifico: Clitocybe geotropa
note per l'acquisto: é uno degli ultimi funghi spontanei della stagione.
note per l'uso: ottimo, molto profumato, si presta a tutte le
preparazioni. Non è facilmente digeribile.

nome scientifico: Cantharellus cibarius
note per l'acquisto: é sicuramente tra i funghi spontanei il più
difficilmete invaso da larve, quando comincia a raggrinzire e si tinge di
ocra non è più tanto fresco.
note per l'uso: ottimo, molto profumato, stesso uso della finferla.

nome scientifico: Macrolepiota procera
note per l'acquisto: controllare le lamelle che devono essere bianche.
note per l'uso: eliminare il gambo, pulire con un panno umido il
cappello, rimuovendo le scaglie presenti. Necessita di prolungata
cottura. Tossico da crudo: contiene tossine termolabili. Il miglior
modo per apprezzarlo è impanato. NON farlo alla piastra o ai ferri in
quanto la cottura potrebbe risultare incompleta e causare
intossicazione.

nome scientifico: Amanita caesarea
note per l'uso: ottimo, molto delicato, si presta a tutte le preparazioni.
Si consiglia crudo in insalata se appena raccolto.

nome scientifico: Boletus edulis, B. aestivalis, B. aereus, B.
pinophilus
note per l'acquisto: prediligere i funghi che hanno ancora la parte
imeniale (sotto il cappello) di colore bianco o al massino giallo-verde.
note per l'uso: raschiare il gambo con il coltello e pulire il fungo con
un panno umido. Ottimo, si presta a tutte le preparazioni. Si può
consumare anche crudo, ma con moderazione e solo quando è molto
giovane e fresco (attenzione!!! alcune persone da crudo non lo
tollerano).

nome scientifico: Craterellus cornucopioides
note per l'acquisto: il fungo è completamente nero, NON farsi
influenzare dal colore!
note per l'uso: ottimo, molto profumato, stesso uso della finferla.
REGOLE GENERALI
L’errore che viene commesso più di frequente è di considerare i funghi come fossero una verdura,
NON LO SONO! Se vogliamo trovare delle similitudini, trattiamoli piuttosto come fossero del pesce.
Acquistiamoli perciò solo quando sono freschi. Acquistiamo preferibilmente funghi giovani e ben curati,
poco sporchi, non intrisi d’acqua e che non abbiano muffe o segni di deterioramento. L’odore deve
essere gradevole o al massimo nullo. Non si deve sentire odore di fermentazione.
Non trasportiamoli in sacchetti di plastica, ma chiediamo che ci vengano consegnati in un sacchetto
di carta. Appena arrivati a casa, mettiamoli in frigorifero, possibilmente in un contenitore di plastica chiuso,
in modo che non si disidratino. Non conserviamoli a lungo e mangiamoli nel più breve tempo possibile.
Dobbiamo sicuramente preferire la qualità alla quantità.
Non esiste un’unica regola per la pulitura dei funghi. E’ vero che per pulirli non vanno inzuppati
d’acqua, ma è altrettanto vero che devono essere puliti, per cui bisogna usare il buon senso. Pretendiamo
all’acquisto che non siano carichi di terra, perchè più sono sporchi e più saremo costretti a lavarli. Nel caso
di funghi grandi, per esempio i Porcini, potremmo usare un pennellino con cui togliere il grosso dello sporco
e poi uno straccio umido o un pezzo di carta da cucina inumidita per completare la pulitura. Nel caso dei
Chiodini o ancor più delle Trombette da morto dobbiamo invece lavarli in acqua corrente ed abbondante.
Teniamo presente che i funghi freschi spontanei non possono arrivare sul banco di vendita prima di 45
giorni dalla raccolta (raccolta, ammasso, trasporto, controllo micologico, banco di vendita) e ancorchè
conservati in frigorifero, non possono essere considerati appena raccolti. Alla luce di queste considerazioni,
anche se alcune specie di funghi potrebbero essere consumate crude se molto fresche, si consiglia di
preferire sempre la cottura.
Comunque non sono molti i funghi commestibili che è possibile consumare da crudi. Mangiamo
funghi crudi solamente in casi eccezzionali, ove permesso, e sempre in piccole quantità.
Tutti i funghi cotti o crudi che siano vanno mangiati in modiche quantità e mai in pasti ravvicinati.
Ricordiamo che se non adeguatamente trattati anche con i funghi commestibili ci si può
intossicare.
Ci sono infatti funghi commestibili che contengono tossine idrosolubili (per le quali bisogna quindi
fare una prebollitura e bisogna gettare l’acqua) e/o che possono contenere tossine termolabili che
evaporano a 60-70 gradi (per le quali è necessaria una cottura a pentola scoperta, perchè con il coperchio
queste sostanze ricondensano e ce le ritroviamo nel piatto rischiando l'intossicazione).
Buona regola è quindi guardare il tagliando dell’avvenuto controllo micologico che riporta anche
eventuali indicazioni per il consumo.
In linea di massima un buon sistema potrebbe essere quello di cucinare i funghi che non hanno
indicazioni particolari per la cottura fino alla completa evaporazione dell’acqua di vegetazione. Per quelli
che contengono tossine idrosolubili bisogna fare una prebollitura. Per quelli che contengono tossine
termolabili bisogna allungare il tempo di cottura a pentola scoperta fino a 40-45 minuti, aggiungendo
all’occorrenza un pò d’acqua per non farli bruciare.
Ricordiamo che nella Regione Friuli Venezia Giulia si possono raccogliere funghi se in possesso di un
permesso di raccolta turistico o in possesso di un permesso di raccolta valido.
Gli Ispettorati micologici delle ASL provvedono GRATUITAMENTE al controllo dei funghi che i
raccoglitori portano all’esame. Non fidiamoci degli “esperti di turno” e portiamo l’intera raccolta al
controllo degli Ispettorati.
A cura di Paolo Bonnes del Gruppo Micologico Goriziano
Marmellata di zucca della nostra amica Carola
Sbucciare una zucca di 2 kg, consiglio quella tipica a forma rotonda, rugosa, ma con la polpa molto più pastosa. Tagliare a fette la zucca, eliminare i semi e filamenti, ridurre a dadini. Raccogliere i cubetti in una terrina capace e mettere in infusione per una notte intera con il succo e la scorza grattugiata di 2 limoni,400 gr di zucchero semolato, un baccello di vaniglia. Dopo l'infusione portare il composto su fuoco moderato e bollire rimescolando di tanto in tanto fino a quando non raggiungerà il colore dorato e una consistenza, deve addensarsi, Sarà pronta la marmellata quando , versandone una goccia su un piatto inclinato, non scivola. Versarla calda in vasetti sterilizzati e chiudere ermeticamente... sigillarla e conservare in un posto fresco e asciutto...
giovedì 20 ottobre 2011
PASTA INTEGRALE CON FUNGHI E CANNELLINI
INGREDIENTI PER 4 PERSONE:
Unisci i funghi precedentemente lavati e asciugati, sfuma con il mezzo bicchiere di vino bianco. Versa il brodo caldo e aggiungi i fagioli sgocciolati. Prosegui la cottura per circa 10-15 minuti.
Porta ad ebollizione l'acqua, salala e cuoci la pasta. Nel frattempo lava, sfoglia e trita il rosmarino.
Riaccendi il fuoco sotto la padella del sugo, aggiungi il rosmarino e aggiusta di sale. Scola la pasta al dente e trasferiscila nella padella con il sugo, mescola e lascia insaporire per qualche minuto. Spegni il fuoco e spolverizza con del pecorino.
- 320 g. di pasta integrale, tipo tortiglioni
- 320 g. di funghi di stagione
- 1 porro
- 1 barattolo di fagiolini cannellini lessati
- rosmarino e sale
- mezzo bicchiere di vino bianco, 1 bicchiere di brodo vegetale (va bene anche il dado)
- olio extravergine
- pecorino grattugiato
Unisci i funghi precedentemente lavati e asciugati, sfuma con il mezzo bicchiere di vino bianco. Versa il brodo caldo e aggiungi i fagioli sgocciolati. Prosegui la cottura per circa 10-15 minuti.
Porta ad ebollizione l'acqua, salala e cuoci la pasta. Nel frattempo lava, sfoglia e trita il rosmarino.
Riaccendi il fuoco sotto la padella del sugo, aggiungi il rosmarino e aggiusta di sale. Scola la pasta al dente e trasferiscila nella padella con il sugo, mescola e lascia insaporire per qualche minuto. Spegni il fuoco e spolverizza con del pecorino.
LE VARIETA' DELLE PATATE...a pasta bianca, a pasta gialla, patate rosse, patatine novelle, patate americane e patate arricchite con selenio.

PATATE A PASTA BIANCA

LA PREPARAZIONE
Per fare il purè è preferibile passare le patate in uno schiacciapatate, in modo che risulti soffice e leggero. Il frullatore non è adatto, perché il movimento circolare delle lame rende il composto elastico e gommoso. PATATE A PASTA GIALLA

A Uboldo, in un piccolo centro nella provincia di Varese, viene coltivata una varietà pregiata.
PATATE ROSSE

A Cetica, in un piccolo centro dell'aretino, in Toscana, viene coltivata una varietà pregiata. Un tempo era relegata alle cucine casalinghe dei nonni e si storceva il naso all'idea di dover sbucciare una patata con "gli occhi profondi", mentre oggi, la "Rossa" di Cetica è amatissima, grazie al suo gusto saporito e leggermente salino, che l'ha portata sulle tavole di famosi ristoranti e nelle cucine di importanti chef.
PATATINE NOVELLE

LE PROPRIETA'
Grazie al loro basso contenuto calorico sono ideali per le diete ipocaloriche. LA PREPARAZIONE
Se sono fresche si possono cuocere con la buccia, dopo averle ben strofinate sotto l'acqua corrente, strofinandole energicamente con un telo, per togliere la pellicola esterna. UTILIZZO DELLE PATATINE
Sono ottime arrostite in forno, cotte a vapore e saltate in padella. PATATA AMERICANA DOLCE

LE PROPRIETA'
La patata dolce, chiamata anche patata americana, è ricca di betacarotene, un potente antiossidante, membro della salutare famiglia dei carotenoidi. Favorisce la protezione contro tumori dell'apparato digerente, migliora l'artrite e aiuta a migliorare la risposta immunitaria. UTILIZZO DELLE PATATE DOLCI
Sono perfette da cuocere arrosto oppure da lessare e condire con burro crudo, cosparse di zucchero e cannella. Se si desidera zuccherarle bisogna sbucciarle, tagliarle a pezzi di dimensioni uniformi, cuocerle in acqua e latte in parti uguali, saranno ancora più dolci. PATATE AGATA, ARRICCHITE CON SELENIO

mercoledì 19 ottobre 2011
TAGLIATELLE DI KAMUT CON RADICCHIO E FONDUTA DI GORGONZOLA
INGREDIENTI PER 2 PERSONE:
Prepara delle classiche tagliatelle, con 300 g. di farina di Kamut e 3 tuorli.
Metti la farina a fontana sulla spianatoia e fai al centro un incavo col pugno.
Metti al centro della farina i 3 tuoli mescola il tutto per bene. Impasta almeno 15-20 minuiti fino ad ottenere un panetto liscio ed elastico. Lascia riposare in frigorifero, coperto con la pellicola da cucina, 30 minuti.
Dividila in pezzi e stendila con un mattarello fino a tirare una sfoglia sottile, lascia riposare la sfoglia per qualche minuto poi arrotolala su se stessa e tagliala a fettine sottili o se preferisci più stesse così da ottenere delle pappardelle.
Oppure puoi utilizzare una classica macchina per la pasta!
Prepare il sughetto
INGREDIENTI:
250 g. di gorgonzola
3 bicchieri di latte
3 cucchiai di formaggio grattugiato
1 radicchio, mezza cipolla
50 g. di noci
sale, noce moscata e olio
Lava e talia il cespo di radicchio a pezzetti. In una padella antiaderente metti la mezza cipolla tritata finemente con un filo di olio. Fai appassire la cipolla e poi unisci il radicchio, metti il coperchio e fai appassire e aggiusta di sale.
Fai una semplice fonduta, metti in un pentolino 3 bicchieri di latte, 2-3 cucchiai di formaggio grattugiato e il gorgonzola tagliato a pezzetti, fallo sciogliere e aggiungi una grattugiata di noce moscata.
Trita in un mixer 50g. di noci, puoi utilizzare anche le nocciole e i pinoli!
Cuoci le tagliatelle per pochi minuti, scolale al dente e versale nella padella insieme al radicchio.
Fai saltare la pasta e unisci la fonduta di gorgonzola e le noci tritate, spegni il fuoco dai un'altra grattugiata di noce moscata.
SONO OTTIME!!!
Prepara delle classiche tagliatelle, con 300 g. di farina di Kamut e 3 tuorli.
Metti la farina a fontana sulla spianatoia e fai al centro un incavo col pugno.
Metti al centro della farina i 3 tuoli mescola il tutto per bene. Impasta almeno 15-20 minuiti fino ad ottenere un panetto liscio ed elastico. Lascia riposare in frigorifero, coperto con la pellicola da cucina, 30 minuti.
Dividila in pezzi e stendila con un mattarello fino a tirare una sfoglia sottile, lascia riposare la sfoglia per qualche minuto poi arrotolala su se stessa e tagliala a fettine sottili o se preferisci più stesse così da ottenere delle pappardelle.
Oppure puoi utilizzare una classica macchina per la pasta!
Prepare il sughetto
INGREDIENTI:
250 g. di gorgonzola
3 bicchieri di latte
3 cucchiai di formaggio grattugiato
1 radicchio, mezza cipolla
50 g. di noci
sale, noce moscata e olio
Lava e talia il cespo di radicchio a pezzetti. In una padella antiaderente metti la mezza cipolla tritata finemente con un filo di olio. Fai appassire la cipolla e poi unisci il radicchio, metti il coperchio e fai appassire e aggiusta di sale.
Fai una semplice fonduta, metti in un pentolino 3 bicchieri di latte, 2-3 cucchiai di formaggio grattugiato e il gorgonzola tagliato a pezzetti, fallo sciogliere e aggiungi una grattugiata di noce moscata.
Trita in un mixer 50g. di noci, puoi utilizzare anche le nocciole e i pinoli!
Cuoci le tagliatelle per pochi minuti, scolale al dente e versale nella padella insieme al radicchio.
Fai saltare la pasta e unisci la fonduta di gorgonzola e le noci tritate, spegni il fuoco dai un'altra grattugiata di noce moscata.
SONO OTTIME!!!
PARLIAMO DI CAFFE'...........
CAFFÈ ALLA GIAVESE
preparare del caffè e della cioccolata, ben bollenti. Mescolare in parti uguali e zuccherare a piacere prima di servire.
CREMA DI CAFFÈ
preparare 4 caffè ristretti, aggiungere 8 cucchiaini di zucchero a velo e far raffreddare in frigo.
Quindi montare con un frappeizzatore, in pochi minuti sarà pronta una deliziosa crema.
Quindi montare con un frappeizzatore, in pochi minuti sarà pronta una deliziosa crema.
MAROCCHINO
il marocchino viene servito rigorosamente in una tazzina di vetro. Il cacao viene spolverato sul fondo della tazzina a cui si aggiunge la schiuma di latte, come nel cappuccino.
Solo alla fine il caffè viene versato nella tazzina. La procedura è l'inversa di quella del cappuccino, ed è diversa da quella del caffè macchiato con schiuma.
Solo alla fine il caffè viene versato nella tazzina. La procedura è l'inversa di quella del cappuccino, ed è diversa da quella del caffè macchiato con schiuma.
MOCACCINO
(o moccaccino) è una bevanda calda costituita da cappuccino e cioccolata, talvolta con l'aggiunta di polvere di cacao.
Viene solitamente servita al bar in bicchiere di vetro, in modo da rendere visibili gli strati di caffè, cioccolata e schiuma di latte (il latte montato). In alcuni locali al posto della cioccolata viene usato un liquore al cioccolato leggermente alcolico. Spesso confuso con il marocchino, tanto che in molte regioni d'Italia i termini sono usati per indicare la stessa cosa. Il marocchino in realtà non ha cioccolata ma solo caffè, crema di latte e cacao, sempre servito in un bicchiere di vetro.
Viene solitamente servita al bar in bicchiere di vetro, in modo da rendere visibili gli strati di caffè, cioccolata e schiuma di latte (il latte montato). In alcuni locali al posto della cioccolata viene usato un liquore al cioccolato leggermente alcolico. Spesso confuso con il marocchino, tanto che in molte regioni d'Italia i termini sono usati per indicare la stessa cosa. Il marocchino in realtà non ha cioccolata ma solo caffè, crema di latte e cacao, sempre servito in un bicchiere di vetro.
CAFFÈ SHAKERATO
mettere in uno shaker alcuni cubetti di ghiaccio (circa 6), zucchero a piacere e almeno due tazzine di caffè espresso (meglio se già a temperatura ambiente), 1 o 2 tazzine di rum, whisky, amaretto o altro liquore a piacere. Chiudere lo shaker e agitare energicamente per alcuni secondi, versare in un bicchiere possibilmente già ghiacciato e servire.
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CAFFÈ ALLA DANESE
si prepara il caffè come indicato per l’irish coffee, ma al posto del whisky si aggiunge acquavite.
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MINESTRA DI LENTICCHIE E ZUCCA
INGREDIENTI PER 2 PERSONE:
In una casseruola metti un filo di olio, il soffritto e il cucchiaino di concentrato di pomodoro. Fai soffriggere per qualche minuto, aggiungi mezzo bicchiere di acqua per far appassire il soffritto.
Lava bene le lenticchie e uniscile al soffritto, lava e taglia le zucca a pezzettini piccoli; metti anche la zucca nella casseruola con le lenticchie. Aggiungi l'acqua tiepida, quasi a riempire la casseruola (la pasta si cucina con le lenticchie e la zucca, se noti nella cottura che si asciuga troppo metti altra acqua tiepida). Aggiungi il dado vegetale, copri con un coperchio e lascia cuocere almeno 2 ore...
Quando le lenticchie e la zucca saranno pronte, versa all'interno della casseruola la pasta...
Servi con un filo di olio a crudo!!!!!!!!
- 250 g. di lenticchie
- 1 carota, 1 gambo di sedano e mezza cipolla
- 1 fetta di zucca da 100 g. circa
- 100 g. di ditaloni rigati oppure di pasta mista
- 1 cucchiaino di concentrato di pomodoro
- olio e un dado vegetale
In una casseruola metti un filo di olio, il soffritto e il cucchiaino di concentrato di pomodoro. Fai soffriggere per qualche minuto, aggiungi mezzo bicchiere di acqua per far appassire il soffritto.
Lava bene le lenticchie e uniscile al soffritto, lava e taglia le zucca a pezzettini piccoli; metti anche la zucca nella casseruola con le lenticchie. Aggiungi l'acqua tiepida, quasi a riempire la casseruola (la pasta si cucina con le lenticchie e la zucca, se noti nella cottura che si asciuga troppo metti altra acqua tiepida). Aggiungi il dado vegetale, copri con un coperchio e lascia cuocere almeno 2 ore...
Quando le lenticchie e la zucca saranno pronte, versa all'interno della casseruola la pasta...
Servi con un filo di olio a crudo!!!!!!!!
martedì 18 ottobre 2011
BISCOTTI SENZA ZUCCHERO
INGREDIENTI:
In un mixer metti le due uova, il latte, la farina il cucchiaino di dolcificante, il cucchiaino di lievito e un pizzico di sale. Incorpora la mela grattugiata e la frutta secca, mescola bene e se noti che il composto è ancora troppo liquidi aggiungi 1 bicchiere di farina.
Fodera una teglia da forno con l'aiuto di un cucchiaio forma dei biscotti della forma di una noce.
Lascia sempre un po' di spazio tra i biscotti.
Inforna a forno già caldo a 180° C per circa 15-20 minuti...dipende sempre dal tuo forno!!
- 1 mela
- 100 g. frutta secca tipo prugne o albicocche
- 1 bicchiere di latte
- 2 bicchieri di farina
- 2 uova
- 1 cucchiaio di dolcificante
- 1 cucchiaino di lievito, un pizzico di sale
In un mixer metti le due uova, il latte, la farina il cucchiaino di dolcificante, il cucchiaino di lievito e un pizzico di sale. Incorpora la mela grattugiata e la frutta secca, mescola bene e se noti che il composto è ancora troppo liquidi aggiungi 1 bicchiere di farina.
Fodera una teglia da forno con l'aiuto di un cucchiaio forma dei biscotti della forma di una noce.
Lascia sempre un po' di spazio tra i biscotti.
Inforna a forno già caldo a 180° C per circa 15-20 minuti...dipende sempre dal tuo forno!!
lunedì 17 ottobre 2011
CROSTATA ALLA MARMELLATA

600 g. di marmellata
per la pastafrolla:
150 g. di burro
450 g. di farina
150 g. di zucchero
4 tuorli
una bustina di vanillina
Metti nel mixer il burro freddo e la farina fino ad ottenere un impasto sabbioso. Trasferiscilo in una ciotola abbastanza grande, unisci lo zucchero e i tuorli. Impasta bene fino ad ottenere un panetto compatto ed elastico (se fai fatica ad impastare, utilizza qualche cucchiaio di albume tenuto da parte....)
Avvolgi la pasta frolla nella pellicola trasparente, mettila in frigorifero per mezz'ora. Tieni da parte una piccola parte di pasta per formare la classica decorazione a griglia.
Stendi la pasta frolla tra 2 fogli di carta da forno (non vede essere troppo alta), ricopri con la pasta frolla una teglia a cerniere,versaci all'interno la marmellata, con una rotella dentellata taglia le striscioline di pasta e stendili bene sulla marmellata.
Cucina in forno già caldo a 180° C per circa 35-40 minuti circa
domenica 16 ottobre 2011
LASAGNE VERDI CON CONCASSE' DI POMODORI E MELANZANE GRIGLIATE

una confezione di lasagne verdi
2 melanzane
mezza cipolla
500g. di pomodori da sugo
formaggio grattugiato
burro,farina e noce moscata (per la besciamella)
sale
basilico
Priva le melanzane della "buccia". Tagliale a fettine sottili e mettile in uno scolapasta con del sale grosso e un peso per levare l'acqua e l'amaro delle melanzane.

Griglia le melanzane in una padella bollente. Prepara la besciamella.
50 g. di burro
50 g. di farina
mezzo litro di latte
sale e noce moscata
Metti in un pentolino il burro, fallo sciogliere e aggiungi la farina setacciata facendo cuocere il tutto per qualche minuto, mescolando continuamente ed evitando di farle prendere colore o farla attaccare.
Hai ottenuto quello che i roux. Togli il pentolino dal fuoco e aggiungi al roux il latta caldo mescolando il tutto con un cucchiaio di legno. Rimetti quindi il pentolino sul fuoco, fai cuocere a fiamma bassa finché la salsa comincerà a bollire e aggiungi un pizzico di sale e un pizzico di noce moscata. Copri il pentolino con un coperchio e fai cuocere la besciamella, sempre a fuoco basso, per 15 minuti, il tempo necessario per far addensare la salsa.
Prepara gli strati:
Inizia con il sugo e la besciamella, il formaggio grattugiato, le melanzane grigliate e le lasagne verdi...continua così fino ad esaurire gli ingredienti.
sabato 15 ottobre 2011
I PACCHERI VELOCI
INGREDIENTI PER 2 PERSONE:
Soffriggi l'aglio per qualche minuti, versa i pomodorini pachino tagliati a metà, le due scatolette di tonno già scolate e il peperoncino. Fai cuocere il sughetto per 15-20 minuti, scola i paccheri e falli saltare nel sughetto con un mestolo di acqua di cottura....tocco finale...una grattugiata di pecorino....
- pomodori pachino 300 g.
- 1 spicchio di aglio tritato
- paccheri 180g.
- capperi 200 g.
- peperoncino
- 2 scatolette di tonno
Soffriggi l'aglio per qualche minuti, versa i pomodorini pachino tagliati a metà, le due scatolette di tonno già scolate e il peperoncino. Fai cuocere il sughetto per 15-20 minuti, scola i paccheri e falli saltare nel sughetto con un mestolo di acqua di cottura....tocco finale...una grattugiata di pecorino....
BUDINO AL CACAO
INGREDIENTI:
Sbatti le uova e i tuorli con lo zucchero fino a ottenere un mix omogeneo, aggiungi il cacao setacciato con un colino e mescola bene...unisci la salsa preparata in precedenza, montando tutto con una frusta elettrica.
Imburra 8 stampini, versa dentro il composto e coprili con un foglio di allumini, cuocili a bagnomaria in forno preriscaldato a 180° per circa 40 minuti.
Lasciali raffreddare, mettili in frigorifero per qualche ora prima di servirli.....
Per accompagnare
Metti in una casseruola 300 g. di marmellata di arance con scorzette, 20 g. di burro, 2 cucchiai di rum e 1 stecca di cannella. Scalda gli ingredienti a fuoco dolce e cucina la salsa per circa 2 minuti...servila con il budino!!!
- 80 g. di farina 00
- mezzo litro di latte
- 4 uova più 2 tuorli (freschissime)
- 70 g. di cacao amaro in polvere
- 180 g. di zucchero
- 120 g. di burro
Sbatti le uova e i tuorli con lo zucchero fino a ottenere un mix omogeneo, aggiungi il cacao setacciato con un colino e mescola bene...unisci la salsa preparata in precedenza, montando tutto con una frusta elettrica.
Imburra 8 stampini, versa dentro il composto e coprili con un foglio di allumini, cuocili a bagnomaria in forno preriscaldato a 180° per circa 40 minuti.
Lasciali raffreddare, mettili in frigorifero per qualche ora prima di servirli.....
Per accompagnare
Metti in una casseruola 300 g. di marmellata di arance con scorzette, 20 g. di burro, 2 cucchiai di rum e 1 stecca di cannella. Scalda gli ingredienti a fuoco dolce e cucina la salsa per circa 2 minuti...servila con il budino!!!
venerdì 14 ottobre 2011
GRATIN DI PATATE
INGREDIENTI:
Pulisci le erbe aromatiche e tritale finemente. Grattugia il formaggio co una grattugia a fori grossi. Sbuccia le patate, lavale, tagliale a fette non troppo grosse. Imburra la pirofila e copri il fondo con uno strato di patate.
Spolverizza le patate con un pizzico di sale, di erbe aromatiche e di formaggio. Prosegui allo stesso modo, ripetendo gli strati, fino a esaurire gli ingredienti (tieni da parte un po' di formaggio!).
Mescola in una ciotola il latte con la panna, un pizzico di sale, una grattata di noce moscata e aggiungi le due uova sbattute da parte.
Versa il composto di uova,panna e latte sulle patate, cospargi la superficie con il formaggio tenuto da parte e cuoci il gratin in forno preriscaldato a 200°C per circa 45 minuti finché tutto il composto sarà evaporato e la superficie risulterà dorata.
- 1 kg di patate
- 200 g. di emmental oppure di fontina o groviera
- 2 uova
- 1 dl di latte
- 1 dl di panna fresca
- 1 mazzetto di timo e 1 mazzetto di prezzemolo
- una noce di burro
- noce moscata
- sale
Pulisci le erbe aromatiche e tritale finemente. Grattugia il formaggio co una grattugia a fori grossi. Sbuccia le patate, lavale, tagliale a fette non troppo grosse. Imburra la pirofila e copri il fondo con uno strato di patate.
Spolverizza le patate con un pizzico di sale, di erbe aromatiche e di formaggio. Prosegui allo stesso modo, ripetendo gli strati, fino a esaurire gli ingredienti (tieni da parte un po' di formaggio!).
Mescola in una ciotola il latte con la panna, un pizzico di sale, una grattata di noce moscata e aggiungi le due uova sbattute da parte.
Versa il composto di uova,panna e latte sulle patate, cospargi la superficie con il formaggio tenuto da parte e cuoci il gratin in forno preriscaldato a 200°C per circa 45 minuti finché tutto il composto sarà evaporato e la superficie risulterà dorata.
giovedì 13 ottobre 2011
SFORMATINO DI PATATE CON RIPIENO DI VERDURE
INGREDIENTI:
- 500 g. di patate
- 50 g. di parmigiano
- 40 g. di burro
- 2 confezioni di verdure miste surgelate per contorni
- noce moscata
POLPETTE ALLE MELANZANE CON UN SUGHETTO DI POMODORO
INGREDIENTI:
Soffriggi mezza cipolla in un filo d'olio.Lava e taglia la melanzana a pezzetti, mettila a stufare con la cipolla. Aggiungi un bicchiere di acqua calda e un dada, fai cucinare almeno 15-20 minuti.
Metti nel mixer l'uova, la melanzana le fette di pancarrè il formaggio grattugiato, gli aromi (io ho usato il timo) e il pangrattato...L'impasto deve essere molto consistente, quindi se ti sembra liquido continua a mettere il pangrattato.
Prepara la la mezza cipolla e il barattolo di pomodori un sughetto, fai delle palline con l'impasto di melanzane (della misura che preferisci)uniscile le polpettine di melanzane, aggiusta di sale e fai cucinare per 15 minuti circa...(se vedi che il sugo si asciuga troppo unisci mezzo bicchiere di acqua)..infine spolverizza con del basilico!!!!
- 2 melanzane
- 1 cipolla
- 3 fette di pancarrè
- pangrattato q.b
- 1 uovo
- formaggio grattugiato
- 1 barattolo di pomodori
- sale 1 dado e aromi

Soffriggi mezza cipolla in un filo d'olio.Lava e taglia la melanzana a pezzetti, mettila a stufare con la cipolla. Aggiungi un bicchiere di acqua calda e un dada, fai cucinare almeno 15-20 minuti.
Metti nel mixer l'uova, la melanzana le fette di pancarrè il formaggio grattugiato, gli aromi (io ho usato il timo) e il pangrattato...L'impasto deve essere molto consistente, quindi se ti sembra liquido continua a mettere il pangrattato.
Prepara la la mezza cipolla e il barattolo di pomodori un sughetto, fai delle palline con l'impasto di melanzane (della misura che preferisci)uniscile le polpettine di melanzane, aggiusta di sale e fai cucinare per 15 minuti circa...(se vedi che il sugo si asciuga troppo unisci mezzo bicchiere di acqua)..infine spolverizza con del basilico!!!!
mercoledì 12 ottobre 2011
Quiche di zucchine
Ingredienti:
Preparazione:
Tagliare le zucchine a rondelle, mettile a stufare in padella con la mezza cipolla tagliata a pezzettini e un filo di olio falla cuocere per 10 minuti aggiustala di sale e prosegui la cottura aggiungendo mezzo bicchiere di acqua. In una ciotola sbatti le 3 uova con il mezzo bicchiere di latte, e unisci le zucchine stufate. Prendi una teglia stendi la pasta brisè con la carta forno, con una forchetta bucherellate il fondo della pasta e versa all'interno il composto avendo cura di ripiegare all'interno i bordi della pasta. Taglia il formaggio a pezzettini e scospargilo sul ripieno. Inforna per circa 25 minuti in forno già caldo a 180 °C.
Servi fredda e buon appetito.
- Pasta brisè già pronta
- 5 Zucchine
- Mezza cipolla
- Galbanino o qualsiasi formaggio che si scioglie
- 3 uova
- Mezzo bicchiere di latte
Preparazione:
Tagliare le zucchine a rondelle, mettile a stufare in padella con la mezza cipolla tagliata a pezzettini e un filo di olio falla cuocere per 10 minuti aggiustala di sale e prosegui la cottura aggiungendo mezzo bicchiere di acqua. In una ciotola sbatti le 3 uova con il mezzo bicchiere di latte, e unisci le zucchine stufate. Prendi una teglia stendi la pasta brisè con la carta forno, con una forchetta bucherellate il fondo della pasta e versa all'interno il composto avendo cura di ripiegare all'interno i bordi della pasta. Taglia il formaggio a pezzettini e scospargilo sul ripieno. Inforna per circa 25 minuti in forno già caldo a 180 °C.
Servi fredda e buon appetito.
TAGLIOLINI AL LIMONE E TONNO
Ingredienti per 2 persone:
Fai appassire le zest del limone in un padellino antiaderente con un filo di olio extravergine e un mestolo di acqua di cottura della pasta.Unisci il tonno scolato dal suo olio e fai cuocere ancora a fuoco alto. Unisci il timo. spegni il fuoco e aggiungi un'altro filo di olio.
Spremi un goccino di limone all'interno del sughetto. Scola i tagliolini all'uovo e falli saltare nel sugo di limone e tonno...
- 250 g. di tagliolini all'uovo
- 2 scatolette di tonno
- 1 limone
- olio
- timo
Fai appassire le zest del limone in un padellino antiaderente con un filo di olio extravergine e un mestolo di acqua di cottura della pasta.Unisci il tonno scolato dal suo olio e fai cuocere ancora a fuoco alto. Unisci il timo. spegni il fuoco e aggiungi un'altro filo di olio.
Spremi un goccino di limone all'interno del sughetto. Scola i tagliolini all'uovo e falli saltare nel sugo di limone e tonno...
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